Matteo Salvini al ‘Corriere della Sera’: “Pronti a sostenere Mario Draghi al Quirinale. Dal Pd nessuna solidarietà per le minacce ricevute”.
ROMA – Matteo Salvini ritorna a parlare al Corriere della Sera e lo fa commentando la sentenza del tribunale di Catania: “Spero che sia utile all’intero governo perché arrivi a un approccio più fermo e più europeo sull’immigrazione […]. Inoltre, se qualcosa non è reato a Catania non dovrebbe esserlo neanche a Palermo, ma purtroppo in Italia c’è un problema di vaghezza penale“.
La riforma della giustizia e l’attacco al Pd
Il leader della Lega è ritornato anche sulla riforma della giustizia. “Vorrei ricordare al Pd – ribadisce Salvini – che senza una riformona i fondi destinati all’Italia non arriveranno. Se il Parlamento approverà qualcosa di serio noi siamo pronti a sostenerla altrimenti daremo voi ai cittadini […]. Proprio su questo stiamo lavorando con i radicali e speriamo di poter coinvolgere anche Meloni e Berlusconi […]“.
Non sono mancate da parte di Salvini le critiche a Enrico Letta: “Io lavoro per l’Italia con Draghi, quello che pensa e dice Letta mi interessa zero. Su di lui ho cambiato pensiero quando ho visto la sua assoluta mancanza di solidarietà […]. Non parlo del processo ma delle minacce che abbiamo ricevuto io e i miei familiari. Quando succedono queste cose e tu non senti di dover dire nulla secondo me manca qualcosa sul piano umano […]“.
Draghi al Quirinale
Matteo Salvini conferma il sostegno della Lega per un possibile approdo di Draghi al Quirinale: “Io ho la massima fiducia in lui e i risultati li vediamo […]. Per noi, se lui fosse d’accordo, il prossimo capo dello Stato sarà l’attuale presidente del Consiglio. Certo, il problema è il Pd, che di candidati pullula“. Insomma una tensione al Governo che continua ad essere molto alta e come sempre toccherà al premier trovare un compromesso.
Riaperture
Poco dopo Matteo Salvini è ritornato a parlare di riaperture con gli altri ministri e governatori: “L’Italia ha dati sanitari confortanti – ha detto riportato da La Repubblica – e ci permettono di chiedere il ritorno alla vita. Dobbiamo programmare riapertura di bar e ristoranti al chiuso almeno fino al 50%, cancellazione del coprifuoco e via libera a palestre e piscine“.